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Museo civico Palazzo Fogazzaro
Schio
Palazzo Fogazzaro è sede della Collezione Civica del Comune di Schio, che comprende dipinti, disegni, incisioni e sculture dal XIII secolo ai giorni nostri e una sezione dedicata ai libri d'artista. La Collezione è il risultato di numerose donazioni, tra cui ricordiamo per importanza quella di Giovanni Calendoli.
La Collezione è allo stesso tempo eredità culturale della città e fonte di stimolo e di confronto per le nuove generazioni di artisti, che, ormai da diversi anni, hanno a disposizione a Palazzo Fogazzaro uno spazio e un'attenzione particolari.
Palazzo Fogazzaro è luogo di numerose iniziative: mostre di arte contemporanea, esposizioni di fumetti, di libri, di fotografia, mostre a carattere storico e scientifico e poi incontri letterari, convegni, conferenze e occasionalmente momenti musicali, aprendo le porte ad ogni forma artistica.



La visita
Entrare a Palazzo Fogazzaro è sempre un’esperienza diversa poiché l’allestimento viene rinnovato periodicamente, ospitando anche mostre temporanee. Ma punto di forza della visita è senz’altro l’edificio stesso, palazzo di grande interesse e rilevante esempio architettonico, progettato dall’architetto Carlo Barrera. Il modello è quello palladiano, con un'ampia scalinata che, attraverso un atrio aperto con copertura a timpano, dà accesso all’ampio salone, sul quale si affacciano tre porte su ciascun lato lungo, come per il piano nobile. Al piano terra segnaliamo la prima sala a destra, che conserva gli affreschi originali. Sullo sfondo le scale di accesso ai piani superiori.
Il piano nobile presenta ariose proporzioni e un bel loggiato con quattro colonne che si affaccia sul cortile e sulle barchesse, mentre il secondo piano è di dimensioni più contenute.
L'interrato infine, con le suggestive volte a crociera, mostra chiaramente la struttura della cantina e del magazzino di granaglie cui era destinato.
La storiaChiudi
Palazzo Fogazzaro venne costruito nel 1810 su progetto dell’arch. Carlo Barrera (1759 – 1837) di Lugano, a Schio già progettista di Palazzo Garbin e del Duomo di San Pietro. Il Palazzo si affaccia su via Pasini e rientra nella tipologia degli edifici palladiani con portico e loggia sovrapposta; sorge su un sito precedentemente occupato da un opificio per la cardatura dei panni, sempre di proprietà della famiglia Fogazzaro.
Nel 2021 diventa sede del museo civico.
Chiuso per restauro
PNRR – Chiusura Temporanea Del Museo Civico Palazzo Fogazzaro
Da lunedì 24 Febbraio chiusura Museo e spostamento dell’ ufficio Cultura.
A causa di mutate esigenze di sicurezza connesse ad alcune lavorazioni del cantiere del Museo Civico Palazzo Fogazzaro, l’accesso all’edificio non sarà più possibile da lunedì 24 febbraio e fino al termine dei lavori a gennaio 2026.
Il progetto è finanziato con i fondi PNRR – bando “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura M1 C3-3”, sostenuto dall’Unione Europea NextGenerationEU.
Gli Uffici del Servizio Cultura saranno temporaneamente trasferiti nel cortile del Palazzo, presso la barchessa sinistra.
Le attività del museo non si interromperanno: nei prossimi mesi sono in programma iniziative all’aperto e in altri spazi culturali cittadini, come incontri e laboratorio.
Ingresso gratuito
Tel.: 0445 691343
Email: museocivico@comune.schio.vi.it
referente: liana.ferretti@comune.schio.vi.it
E’ possibile accedere al Museo Civico in autonomia anche tramite l’accesso dotato di rampa presente in Piazza Falcone Borsellino.
come raggiungerciServizi disponibili










Louis Dorigny. L’Allegoria dell’eloquenza
Esposti lungo le scalinate che portano al piano superiore, due dei tre ovali presenti al Museo realizzati dal pittore francese Louis Dorigny, nato a Parigi nel 1654 e figlio d’arte. Le allegorie presentano una figura accompagnata da un animale utile per identificare il soggetto, presentano la stessa impostazione prospettica, che tiene conto della visione dal basso cui erano destinati e mostrano l’abilità dell’artista negli scorci: l’Allegoria dell’Eloquenza è accompagnata dalla figura di un pappagallo dal piumaggio rosso e verde, isolato all’estremità del quadro, con il corpo rivolto alla figura femminile ma il capo ruotato verso di noi.
Collezione Cibin – Gori
La collezione archeologica Cibin Gori si compone di oltre 4000 reperti. Molti provengono dagli scavi nella grotta di Bocca Lorenza (Santorso) e nei siti di Piovene e di Magrè; altri sono frutto di ritrovamenti avvenuti a Schio, Santorso, Caltrano, Chiuppano e, più in generale, nel territorio altovicentino. A questi manufatti si aggiungono un centinaio di monete e un piccolo ma significativo nucleo di ceramiche di produzione greca e magnogreca. La collezione si inserisce nel contesto della vastissima e poliedrica raccolta costituita da Guido Cibin (Oderzo 1860 - Schio 1947), che tuttora sorprende per la sua importanza storico-documentaria e per l’originalità e la varietà dei contenuti: essa comprende infatti non solo reperti archeologici, ma anche monete e medaglie, cimeli della Prima Guerra Mondiale, documenti, pubblicazioni e altro ancora.
Monete Strolin
La collezione Strolin rappresenta una ricca e interessante raccolta numismatica, che ammonta a quasi 3500 monete e medaglie. Artefice della collezione fu Teopisto Strolin (Schio, 1868-1951), il quale nel corso dell’intera vita seppe assiduamente coltivare, da autodidatta, la sua profonda passione numismatica, arrivando a raccogliere oltre 12000 esemplari. Nel 2014 parte consistente della raccolta è giunta in possesso del Comune di Schio per volontà testamentaria della nipote ed erede Angela Lucia Strolin.
Cartolina 1910
Palazzo Fogazzaro venne costruito nel 1810 su progetto dell’arch. Carlo Barrera (1759-1837) di Lugano, presente a Schio per soprintendere ai lavori del Duomo di San Pietro.
Il palazzo rientra nella tipologia degli edifici palladiani con portico e loggia sovrapposta e sorge su un sito precedentemente occupato da un opificio per la cardatura dei panni, sempre di proprietà della famiglia Fogazzaro, localizzato su una antica diramazione della Roggia Maestra.
I Fogazzaro da Staro scesero a Schio agli inizi del ‘700 per cimentarsi nell’arte laniera, figurando tra le 25 fabbriche ‘’privilegiate’’ esistenti a Schio nel 1769, dando lavoro a un centinaio di persone. Da abitazione e magazzino per lane e granaglie, l’edificio fu occupato dalle truppe italiane nella Grande Guerra, per essere nel ‘900 sede di vari organismi ed istituzioni, tra cui il Regio Commissariato e la Pretura Urbana.
Acquistato dal Comune nel 1948 e stato oggetto di numerosi interventi, fino a farne la sede del museo civico.