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Museo Forte Maso

Valli del Pasubio
Forte Monte Maso fu il primo forte di sbarramento costruito a difesa del nuovo confine di stato tra il Regno d’Italia di Pian delle Fugazze e l'Impero Austro-Ungarico data la sua posizione al vertice delle valli Val Leogra su iun versante e Vallarsa sull'altro, tra il Gruppo del Sengio Alto e il Monte Pasubio. Ora al suo interno ospita la collezione fotografica del Comandante Camillo Canali, che diresse le operazioni belliche del Forte nel 1915 e che documenta la struttura in quel periodo. Il Comandante Camillo Canali non esitò a fotografare obiettivi sensibili vietati dalle regole militari, e questo consente a noi oggi di vedere com'era Forte Maso nel 1915 sia all’esterno che all’interno, la tagliata Bariola e molte zone del fronte. La collezione si compone di oltre 150 lastre fotografiche in vetro e rappresenta una rarità, essendo giunta a noi quasi intatta.
La visita
Il Forte rappresenta un esempio significativo di architettura militare stabile, tipico del sistema di strutture militari italiane di fine Ottocento e visitabile esternamente in qualsiasi giorno dell’anno. La visita inizia dall'ex deposito munizioni, la stanza più grande di tutto il sistema militare che conta ottanta stanze e si estende su una superficie di 130 mq. Qui sono allestite anche mostre temporanee. La visita continua lungo il corridoio di collegamento con il Forte per arrivare alle stanze di combattimento nei fossati, prosegue dunque all’interno del fossato di gola per poi terminare all’esterno nel piazzale del Forte. All'interno dell'edificio c'è il nucleo della collezione permanente dedicata al comandante Camillo Canali, che diresse le operazioni belliche del Forte nel 1915. La stessa sala può ospitare conferenze fino a 50 persone e proiezioni di filmati e fa parte della zona ristorazione dell’attività commerciale.
La storia
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Dopo il 1866 e l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, la difesa del nuovo confine fu garantita con la costruzione di un forte, un impianto per il combattimento a distanza, e con una tagliata stradale. Fu così che nel 1883 cominciarono i lavori di costruzione, prevedendo prima di tutto un’apposita strada militare per accedere al sito prescelto. L’opera fu consegnata ai militari nel 1887. Già nel 1903 l’impianto venne adattato alle nuove esigenze difensive, dovute all’evoluzione delle artiglierie. Al termine della Prima Guerra Mondiale, divenne proprietà privata, interessata soprattutto a rivendere la massa metallica costituita da sei stanze corazzate, realizzate in ghisa indurita, su modello Gruson, presenti sul rivolto al Pasubio, danneggiando significativamente la struttura.
Dopo questo primo importante spoglio, la proprietà vendette le parti in legno, erro, mattoni e pietra, decretando il degrado del forte.
Da dieci anni la nuova proprietà ha iniziato un lungo recupero per poter aprire al pubblico la quasi totalità delle stanze, trasformandole in parte a museo.
E’ in progetto il collegamento interno tra i due settori costituito da una scala che dalla sala superiore collega direttamente il fossato e la zona di combattimento dei fossati, in questo modo si potrà dare la possibilità al visitatore di visitare il museo senza uscire all’esterno specialmente in caso di pioggia.
Le mostre permanenti ne11’ex deposito munizioni vengono esposte su particolari supporti mobili e sono modulabili in base alla loro dimensione, il tempo medio di esposizione è di due mesi. Al momento sono state esposte collezioni specifiche messe a disposizione dal Museo del Risorgimento e Resistenza di Vicenza, dall’Associazione Fortemaso e dal Comune di Vicenza, chiunque può presentare domanda alla proprietà per chiedere la disponibilità della sala per le proprie mostre.

da metà maggio a fine settembre
Domenica 9.00 / 11.30

da ottobre a metà maggio (chiuso a novembre)
Domenica e festività nazionali 10.00 / 12.00

Possibilità di visite guidate a pagamento in altri giorni previa prenotazione.

ingresso gratuito

 

Tel. 0445 590473

e-mail: forte.maso@gmail.com

come raggiungerci
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