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Il monte Cimone e l’Ossario
Il monte Cimone costituì durante l'Offensiva Austroungarica di Primavera, uno degli ultimi baluardi contro l'avanzamento degli imperiali. Il picco aspro e dirupato costituiva un prezioso osservatorio sulla valle dell’Astico e, nello stesso tempo, un formidabile baluardo incuneato tra le postazioni italiane; le vicende del monte Cimone resteranno memorabili nella storia della guerra non solo per l'estrema difficoltà della sua conquista, ma anche, e soprattutto, per la grandiosa mina fatta esplodere dagli austro-ungarici. Nelle settimane successive al 23 luglio, infatti, vista l'impossibilità di entrambi i contendenti di occupare le postazioni avversarie, il Comando dell’11a Armata austro-ungarica ordinò a quello della 3ª divisione “Edelweiß” di riconquistare la cima distruggendo la trincea italiana con una mina.
La visita
Della sanguinosa vicenda del monte Cimone sono visibili, ancora oggi, testimonianze eloquenti e proprio in quel luogo consacrato dal sangue dei caduti, italiani e austriaci, sorge oggi la tomba monumentale, progettata dall'ing. Thom Cevese e inaugurata il 22 settembre 1929 dall'allora principe Umberto di Savoia.
Partendo dal centro di Tonezza del Cimone si può percorrere un itinerario facile e adatto a tutti, rivolto alla riscoperta di quanto avvenne durante il conflitto.
Tappe: cimitero austro-ungarico, il bosco, l'Ossario, Quota Neutra.
ApprofondimentoChiudi
in construzione
Durata del percorso: 2 ora da Tonezza
Pendenza: 6,4 – 9,3 %
Difficoltà: Facile/medio o T (turistico) secondo la scala CAI
Periodo consigliato: tutto l’anno
come raggiungerci