L’altopiano delle Montagnole con i suoi pascoli e i grandi alberi

A mille metri di quota il paesaggio si mostra più naturale e più antico di come si presenta a valle, ma, non per questo, meno disegnato dall’uomo.

Il pianoro che ci attende raggiunta la quota e che prende il nome di Pizzegoro, toponimo di origine cimbra, che sta a indicare l’avvallamento sulla cima, era un tempo un bosco di faggi. Quegli alberi furono però tagliati ancora tra il ‘400 e il ‘500 quando la Repubblica della Serenissima si approvvigionava di legname anche in queste montagne. Il disboscamento produsse un pascolo, da allora frequentato per l’alpeggio di mandrie e greggi e che ora diventa luogo ideale per passeggiate a piedi o con gli sci o le ciaspole, se la stagione lo richiede.

Il programma
Partendo dal parcheggio, nei pressi dell’impianto di risalita per lo sci da discesa, ci addentreremo per il sentiero chiamato dei “Grandi Alberi” perché scandito dalla presenza di alberi secolari, che attirano la nostra attenzione per il loro portamento, la sontuosità con la quale si affacciano al panorama suggestivo, ma anche per i legami che questi alberi hanno e hanno avuto con gli uomini che hanno abitato questo pianoro.

La passeggiata, che sarà modulata alle esigenze del gruppo, ci porterà a vedere il mondo delle malghe e dell’alpeggio, per prendere confidenza con un paesaggio che è stato segnato dai secoli in cui l’uomo ha imparato a convivere con la natura. Potremo dialogare con la guida che ci accompagnerà e scoprire tradizioni antiche e usi attuali dell’ambiente montano con particolare attenzione alle trasformazioni attuate dall’uomo.

In caso di maltempo l’ evento sarà annullato

Abbigliamento o attrezzature specifiche:
abbigliamento da trekking, in particolare scarpe o scarponcini da camminata in montagna

Video invito

Modulo di iscrizione