Sala espositiva “Tito Caporali”
Schio



L’associazione IV Novembre è sorta attorno al 1987 per merito di un gruppo di appassionati, cultori e ricercatori di memorie storiche.
Fin da subito, però, l’attenzione principale è stata rivolta al “monte di casa”: il Monte Novegno.
Su questa montagna che domina Schio e la Val Leogra non si combatté a lungo, ma nei giorni 12 e 13 giugno 1916 si vissero avvenimenti decisivi per l’esito della grande offensiva imperiale, meglio nota come “Strafexpedition”.
L’offensiva austro-ungarica, iniziata il 15 maggio, si esaurì il 2 luglio quando fu definitivamente bloccata sul Pasubio. Ma se non fosse stato per l’eroismo dei soldati italiani sul Novegno (il Letzer Berg – l’ultimo monte – considerato dagli avversari di allora il punto più debole e più facile da superare) il discorso avrebbe preso tutt’altra piega.
Nella storiografia, però, un posto di preminenza è riservato al Pasubio, riservando al Novegno solo scarsa considerazione, quasi un immeritato oblio.
L’Associazione ha eletto il Monte Novegno, ed il forte Rivon in particolare, come propria sede simbolica e ripropone spesso, con la presenza di rievocatori in divisa d’epoca, situazioni e di momenti di vita di trincea che ben rendono l’idea della tragedia della grande Guerra senza celebrazioni e retorica di genere.
Tanto più che oggi i manufatti, le trincee e le gallerie sono state recuperate e rese visitabili in virtù della legge 78 e vengono mantenute visitabili dai soci con interventi di pulizia annuali.
La sommità del monte è attualmente oggetto di visite, guidate e non, da parte di appassionati e di tutti coloro che visitando questi luoghi contribuiscono a realizzare un consistente flusso di turismo culturale. Visitatori, cioè, che hanno scelto come loro obiettivi prevalenti la ricerca e la conoscenza dei luoghi teatro degli eventi bellici del Primo conflitto mondiale.
Ma le considerazioni da fare non sono solo queste. Anche l’ambiente naturale e la sua conservazione, i panorami che si godono dalle sommità, spaziando dalle lagune venete fino ai più lontani Appennini, la ricchezza e la varietà di flora e fauna, sono elementi che contraddistinguono l’attività divulgativa. Si promuovono infatti numerose attività come le ricerche sul campo, l’accompagnamento di gruppi di appassionati, di studiosi, di scuole, la cura e pubblicazione di volumi storico fotografici, l’organizzazione di esposizioni, mostre, convegni, concerti, conferenze.
La sede dell’Associazione è nella ex caserma Cella in via Rovereto 21/a a Schio; acquisita dal Comune, dopo i lavori di ristrutturazione, è stata assegnata al sodalizio.
Qui, nelle vecchie scuderie, è stata allestita la sala espositiva intitolata a “Tito Caporali” Capitano degli alpini, pluridecorato e caduto sul monte Novegno nel giugno del 16. Sono conservati documenti e reperti opportunamente catalogati ed è visitabile nei sabati e su appuntamento.
Le mostre che l’associazione prepara nell’arco dell’anno sono in media quattro e trattano ciascuna argomenti specifici. La nostra sezione espositiva, che ha conosciuto nel corso degli ultimi anni uno sviluppo e una trasformazione notevole anche grazie a tutti i soci collezionisti che mettono a disposizione i loro reperti, si propone non solo e non tanto come luogo di conservazione ed esposizione di oggetti appartenenti al passato, ma sempre più come promozione di studi e ricerche e come elemento culturale per un uso sociale, didattico e divulgativo, sia verso gli addetti a i lavori che verso studenti o semplici visitatori.
Sabato : dalle 15.30 alle 18.00 escluso i mesi di agosto e dicembre.
anche su appuntamento
Ingresso gratuito.



