Tra penne e pennelli

Giulio Bedeschi e Giovanni Magrin: Amici, Alpini, Artisti:
è il sottotitolo.

La mostra fa parte della rassegna “E…venti al Museo per il Ventennale del Museo 1914-1945” è patrocinata dal Comune di Montecchio e rientra fra le attività culturali di “Aspettando l’Adunata Nazionale Alpini di Vicenza 2024”.

L’esposizione ruota attorno al legame di due alpini vicentini Giulio Bedeschi e Giovanni Magrin, il primo noto medico e scrittore, reduce della Campagna di Russia, il secondo, arruolato nel Val Leogra, artista, allievo di Pierangelo Stefani e autore di una vasta produzione pittorica.

Nucleo centrale dell’esposizione è rappresentato da venti quadri realizzati negli anni Sessanta da Magrin in concomitanza con la pubblicazione del libro “Centomila gavette di ghiaccio” di Giulio Bedeschi da cui Magrin trasse l’ispirazione per le sue opere.

I due protagonisti che furono compagni di scuola al Patronato Leone XIII di Vicenza inaugurarono una mostra omonima del celebre libro “Centomila gavette di ghiaccio” nel dicembre del 1964 a Vicenza.

A corroborare l’esposizione moltissimi materiali, documenti e cimeli concessi dalle famiglie Bedeschi e Magrin con una interessante appendice dedicata al tenente cappellano militare del Val Leogra padre Ignazio Faccin.

OPERE ESPOSTE

20 tavole (Pastelli a cera) “Centomila gavette di ghiaccio”
Disegni e schizzi di vita militare 1935-1939
Mostra personale con opere datate dal 1937 al 1970
Cimeli personali Giovanni Magrin
Documentazione fotografica realizzata da Giulio Bedeschi durante la Campagna di Russia
Album personali famiglia Bedeschi
Cimeli personali reduci della ritirata di Russia appartenuti a Giulio Bedeschi
Cimeli personali tenente cappellano Ignazio Faccin