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Forte Campolongo

Costruito tra gli anni 1908 e il 1912 il forte Campolongo fu la più diretta risposta italiana alla linea delle fortificazioni austriache, la cosiddetta “cintura corazzata” dei forti. Assieme ai vicini forti Corbin e Verena faceva parte dello sbarramento Agno-Adda, III settore-Asiago, e costituiva una delle più moderne e importanti realizzazioni dell'ingegneria militare italiana. Considerato dai vertici militari un pilastro fondamentale nella sistemazione difensiva di questo delicatissimo settore del confine italo-austriaco, fu ripetutamente colpito dai tiri di un mortaio austroungarico da 305 mm piazzato sulla dorsale di Cost'Alta, mentre il Forte Campolongo perse quasi tutta la sua capacità di fuoco a causa dei gravi danni subiti durante la Strafexpedition (1916) a seguito dei quali fu occupato dall’esercito austoungarico. Oggi il complesso risulta particolarmente interessante, a seguito di un accurato restauro conservativo.
La visita
Partendo dal rifugio Campolongo, si percorre l'ex mulattiera che durante il conflitto mondiale fungeva da collegamento fra la strada principale e il forte; tale strada si presentava come una fra quelle tecnologicamente più avanzate e strategicamente meglio posizionate della linea difensiva italiana. Seguendo le indicazioni del CAI, sarà possibile raggiungere Forte Campolongo. Tappe: il tunnel scavato nella roccia, il Forte, il panorama dal Forte, l'interno del Forte, la Caverna Sciason.
Approfondimento

Tappe e percorso georeferenziato nella app Musei Altovicentino per Android e iOS

Durata del percorso: 2.30h (a/r, con visita al forte) da rifugio Campolongo

Pendenza: 200 metri di dislivello

Difficoltà: Facile o T (turistico) per la scala CAI

Periodo consigliato: da fine maggio a ottobre

come raggiungerci