torna all' esperienza

I servizi da thè, caffè e cioccolata in porcellana

Sulle tracce della Serenissima nel Vicentino

Strano a credersi ma prima del ‘700 non si beveva caffè, tè o cioccolata. L’abitudine di bere queste bevande calde si diffuse in Italia solo nel ‘700 trasformando radicalmente le usanze, ma introducendo anche nuove forme e materiali per caffettiere, teiere, cioccolatiere, tazze e tazzine.

1987.31

Fu in quel periodo che si raffinarono ulteriormente le capacità tecniche e molte manifatture in Europa cominciarono a produrre oggettistica in porcellana. Gli Antonibon a Nove furono tra i primi in Italia e nel 1762 ottennero dal Senato della Serenissima i privilegi e le esenzioni anche per la commercializzazione dell’ “oro bianco”, così era chiamata la porcellana dal momento che aveva un prezzo maggiore dell’oro!
In Europa i primi sacchi di caffè anticiparono di 15 anni quelli del tè e la loro importazione fu avviata da Venezia dal 1615.

1990.13

Inizialmente però il caffè, oltre a rappresentare una rarità, veniva usato più come un medicinale per le sue proprietà digestive, così il rito del caffè entra nel ‘700 nella vita quotidiana prima di tutto per le agiate famiglie veneziane, come si vede anche nei quadri di genere che lo celebrano, o nella celebre commedia di Goldoni che è ambientata proprio attorno a una bottega di caffè, a riprova del rilievo sociale che nel frattempo aveva assunto. Proprio in questo periodo le fabbriche fanno a gara nel produrre raffinati servizi in porcellana, definito solitaire quando si compone di vassoio con teiera monodose, lattiera, zuccheriera e tazzina decorate da eleganti giochi floreali, oppure romantici tete-a-tete quando sono non per uno ma per due!

2000.10

Per distinguere teiere e caffettiere dobbiamo prestare attenzione alla forma: le teiere sono basse e rotondeggianti, mentre le caffettiere sono più allungate, verticali; le cioccolatiere invece sono simili alle caffettiere ma con il manico perpendicolare al beccuccio. Anche la tazzina assume delle forme ben precise: a coppetta per il rito del tè, a parete alta per la cioccolata, mentre resta indifferente l’una e l’altra per il caffè.