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Le maschere nel cinema

Sulle tracce della Serenissima nel Vicentino

L’usanza dell’uomo di mascherarsi e di acquistare così la libertà di essere altro da sé, povero o ricco, uomo o donna, santo o bestia, si perde nella notte dei tempi, nelle ritualità dimenticate così come nei riti ancora vivi.

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Il cinema non poteva mancare di registrare questa esigenza e le “maschere” sono arrivate sul grande schermo, come prima stavano a teatro.
Guerrino Lovato ha collaborato con celebri registi realizzando maschere per le loro produzioni: molte delle sue opere sono state utilizzate da registi del calibro di Franco Zeffirelli regista de “La Traviata”, Kenneth Branagh in “Tanto rumore per nulla” e Stanley Kubrick nel cui film “Eyes wide shut” viene utilizzata la maschera di Cristoforo Colombo.

Foto Guerrino

Calchi e maschere dei lavori di Guerrino Lovato sono conservati presso il Museo Mondonovo Maschere, dove è possibile vedere anche la ricostruzione integrale della bottega un tempo collocata nelle calli veneziane.