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Il Canal di Brenta, luogo di frontiera

Sulle tracce della Serenissima nel Vicentino

Il Canal di Brenta è un luogo suggestivo e pieno di fascino: è un canyon tra l’altopiano dei Sette Comuni e il massiccio del Grappa, entro il quale il fiume Brenta scorre vorticoso incorniciato da ripide pareti che incombono sul fondo valle, frequentemente caratterizzate da terrazzamenti e abitazioni sparse sul ripido pendio montano.
Questa configurazione ne ha fatto prima di tutto un luogo di transito, ma anche un luogo di frontiera, che nella storia ha diviso la pianura veneta dal territorio trentino. Il Covolo di Butistone a Cismon del Grappa è stato a lungo presidio militare e doganale: nel Medioevo fu tenuto dalla Contea Vescovile di Feltre, nel Quattrocento passò alla Repubblica di Venezia che ne mantenne il controllo per circa un secolo per poi diventare, dopo le guerre di Cambrais, un’enclave dell’Impero Asburgico.

Valstagna

Via di collegamento in epoca di pace, luogo presidiato in tempo di guerra, ma soprattutto luogo di traffico di merci e anche di contrabbando.
Il fiume come via di transito di beni che la montagna offriva alla pianura era navigato da zattere realizzate con i tronchi, che erano oggetto essi stessi di commercio, legati assieme a formare delle imbarcazioni sulle quali trovavano posto altri tipi di mercanzie, come la lana, il vino o il carbone di legna, ma anche i prodotti caseari dell’Altopiano e utensili in legno. Lo sfruttamento delle risorse interessò dapprima le famiglie di patrizi veneziani, come i Tiepolo, i Cappello o i Contarini, che investirono qui i loro capitali, innescando un processo virtuoso di cui beneficiarono i commercianti della terraferma capaci di cogliere le opportunità che si offrivano.

P.Perli

La famiglia Perli è una di queste e il loro palazzo è oggi sede del Museo Etnografico ‘Canal di Brenta’ a Valstagna. La loro ricchezza crebbe nei secoli di dominazione veneziana tanto che quando Barbara, l’ultima discendente dei Perli si sposò con Gianbattista Remondini, tutte le fortune familiari passarono alla casa dei famosi stampatori che si fecero chiamare Perli-Remondini.

zattere mostra Bonaguro

A seguito del declino della Serenissima tutto l’interesse per il legname e i traffici di merci risultati fiorenti fino ad allora, cessarono, lasciando il posto alla monocultura del tabacco, che trovò su questi pendii un terreno fertile fin dalla sua importazione nel Seicento. E, se il Canal di Brenta, è sempre stata una via di traffici commerciali leciti e illeciti, con l’annessione del Veneto al Regno d’Italia si incrementarono i traffici illeciti e quindi anche i controlli nei confronti dei contrabbandieri. Nel periodo tra 1871 e il 1890 furono emanate leggi molto restrittive e probabilmente per questo nello stesso periodo si contano 3607 processi registrati con nome e cognome dei contrabbandieri, giorno e luogo in cui è stato rilevato il reato, quantità contrabbandata, sentenza e pena inflitta. Sono questi gli anni in cui si impennano anche i dati della migrazione verso l’America, ma anche Francia e Svizzera facendo degli abitanti di questa terra di confine una popolazione di migranti.