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I Marzotto a Valdagno e la Città dell’Armonia

Sulle tracce della Serenissima nel Vicentino
Valdagno Wiki Commons 800px-1954_Valdagno_Villa_Vittorio_E_Marzotto

Mentre a Schio Alessandro Rossi aveva costruito la sua impresa e modellato lo sviluppo urbano della città attorno al modello della famiglia, in una città-giardino, a Valdagno il processo di urbanizzazione prende avvio nel Novecento e si caratterizza per uno spiccato respiro sociale.

Valdagno Città Sociale – Ingresso piscina coperta

Vuoi per la conformazione della vallata e la minore portata d’acqua del torrente, vuoi per altre ragioni storiche, qui si realizza l’accentramento della produzione e la realizzazione degli stabilimenti della Marzotto danno vita a una vera e propria company town, con gli impianti produttivi sulla destra del fiume e la zona residenziale e dei servizi sulla sinistra.

Corso Italia
La Citta Sociale o dell'Armonia

Tra il 1928 e il 1937 si realizzò il progetto della Città Sociale o dell’Armonia, voluto da Gaetano Marzotto e progettato dall’architetto Francesco Bonfanti, proprio sulla sponda sinistra dell’Agno. Il risultato fu un “città” con quartieri e servizi pensati per una organizzazione che rispecchiava la visione industriale dell’economia di scala e della standardizzazione degli elementi, un esempio emblematico della concreta sperimentazione del rapporto tra industria e urbanizzazione, che i movimenti modernisti proponevano.
Si realizzarono così quartieri differenziati per le funzioni che ospitavano: quello con le scuole accanto al teatro e alla Scuola di musica, il Campo sportivo, il Lido con la piscina, ancora ben leggibili e connotati.

Città Sociale – Quartiere La Favorita

Alle spalle di tutto questo, sulla sovrastante collina, sarebbe dovuta sorgere la Villa Favorita, residenza per i Marzotto, mai completata e di cui ora il grandioso parco è aperto al pubblico e ospita iniziative e attività culturali.

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Le due sponde del fiume segnano visivamente la separazione tra la Valdagno produttiva, accanto al borgo di origine medievale, e la sponda sinistra con il nuovo quartiere scandito da blocchi di edifici e strade a perpendicolo. Le due zone sono collegate da ponti percorribili con le macchine, ma anche da due ponti per soli pedoni: il ponte della Briscola al Maglio di Sopra, toponimo che può essere fatto risalire alla presenza di una antica attività produttiva legata alla lavorazione del ferro, e la passerella del Tessitore a Valdagno, utilizzata dagli operai per raggiungere la fabbrica dopo aver parcheggiato la bicicletta, per chi aveva la possibilità di acquistarla, nel garage di fronte.

passerella tessitore di Bernardetta Pallozzi
Tante voci per raccontare la città tra ieri e oggi
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Oggi la Città dell’Armonia non è un museo, ma un quartiere abitato, vivo e vivace, che al contempo è riuscito a conservare intatte tutte le caratteristiche, a partire dall’unitarietà di progettazione e realizzazione, che lo rendono unico. E vi aspetta per raccontarvi la sua storia.
La Città dell’Armonia. Suoni e voci dalla città sociale di Valdagno è un progetto che mette in scena lo spazio urbano ed architettonico della città dell’armonia di Valdagno, in un viaggio tra le sue voci e le sue storie, un teatro fuori dal teatro, in cui lo spettatore diventa protagonista. Un’audioguida per immergersi tra gli edifici e perdersi tra le vie e le piazze accompagnati dalle storie dei protagonisti
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